La deriva del diritto al servizio del caos

Qual è la funzione del diritto?

Una funzione stabilizzatrice avrebbe detto qualsiasi manuale di filosofia del diritto, una funzione di garantire la certezza dei rapporti giuridici a fronte della incertezza della legge del più forte che governa l’economia.

Ma è veramente così?

E’ vero che una norma scritta su carta garantisca quello che prescrive?

Due domande apparentemente semplici a cui vorrei tentare di rispondere con questo brevissimo articolo.

La pandemia in corso ha aperto una voragine nel sistema delle fonti giuridiche tradizionali.

La struttura tipicamente gerarchica piramidale del sistema delle fonti del diritto è andata in pezzi, diventando così la vittima più illustre del coronavirus.

Già in passato l’architettura istituzionale ha mostrato delle crepe in situazioni di emergenza, basta ricordare per l’Italia le vicende tristi del periodo dell’8 settembre del 1943 che, secondo noti studiosi come Angelo Panebianco, hanno determinato la morte della patria.

Traslando tale fortunata espressione nel campo del sistema delle fonti del diritto possiamo dire che la pandemia ha evidenziato la debolezza di qualsiasi struttura giuridicamente fondata, quindi basata su regole poste, a fronte della forza dirompente degli interessi economici prevalenti che hanno schiantato ogni funzione del diritto.

La realtà emersa da questa situazione eccezionale, senza voler entrare nel merito dell’esistenza o meno delle cause note, è che nessuna legge fondamentale può avere alcuna funzione di garanzia se forti interessi economici premono per disarticolarne l’applicazione.

Nemmeno conta il livello della carta, nazionale, europea, internazionale: la forza del diritto soccombe a fronte della insinuante, suadente, inebriante, dirompente ondata della propaganda.

Nulla vale eccepire che un diritto o un dovere sancito da una carta sia più o meno fondamentale, perchè è il concetto di efficacia dello strumento giuridico che è stato distrutto: secondo alcune tesi, l’emergenza sarebbe la fonte principe del diritto e quindi il diritto posto non avrebbe alcuna capacità di resistere alla estemporaneità dei provvedimenti amministrativi di chi ha il potere pro tempore.

La prevalenza oggi generalizzata dei provvedimenti amministrativi, cioè di atti adottati in via estemporanea da organi del potere esecutivo sulla base del principio della mera forza emergenziale, prevalenti sulle leggi votate, testimonia lo schiacciante dominio dell’autorità sul diritto.

Il diritto dei trattati, delle Carte fondamentali, delle Costituzioni è diventato una copertura formale, l’alibi delle forze finanziarie pro tempore dominanti che, alle regole del diritto, hanno sostituito quelle della pura forza bruta del colore dei soldi virtuali.

Possiamo rispondere allora alla prima domanda: qual è oggi la funzione del diritto in Europa?

Fornire adeguata copertura ed un alibi alle grandi forze finanziarie prevalenti per schiacciare qualsiasi resistenza del vecchio ordine democratico, smantellare l’idea stessa che il diritto inteso come strumento di ordine sociale esista ancora.

Occorre perciò acquisire la consapevolezza collettiva di questa realtà e cercare oggi nuovi strumenti a garanzia della certezza dei rapporti sociali, per evitare di soccombere, perduti nell’oscurità della giungla. 

5 pensieri riguardo “La deriva del diritto al servizio del caos

  1. Condivido la lettura dettagliata di ciò che sta avvenendo in questo periodo storico. Non posso che appellarmi alla nostra Costituzione , i cui Padri costituenti , forse con capacità , oserei dire profetica, in quanto reduci di due conflitti mondiali e sostenuti da animo retto, hanno promulgato una Costituzione che STA AL VERTICE di ogni fonte normativa; Costituzione lunga , dettagliata e rigida. Mi appello a tutti i trattati internazionali in difesa dei diritti umani. Aspetto il risveglio delle coscienze e dei cittadini. Aspetto
    e ringrazio la battaglia pacifica e legale degli esperti in diritto….forse gli unici che in questo momento possono darci una possibilità di salvezza da questa deriva nel caos!

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  2. Condivido la lettura dettagliata di ciò che sta avvenendo in questo periodo storico. Non posso che appellarmi alla nostra Costituzione , i cui Padri costituenti , forse con capacità , oserei dire profetica, in quanto reduci di due conflitti mondiali e sostenuti da animo retto, hanno promulgato una Costituzione che STA AL VERTICE di ogni fonte normativa; Costituzione lunga , dettagliata e rigida. Mi appello a tutti i trattati internazionali in difesa dei diritti umani. Aspetto il risveglio delle coscienze e dei cittadini. Aspetto
    e ringrazio la battaglia pacifica e legale degli esperti in diritto….forse gli unici che in questo momento possono darci una possibilità di salvezza in questa deriva nel caos!

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  3. Io sono una donna semplice che ha trovato la Sua riflessione in sintonia con le mie idee di legalità, rispetto della legge, delle norme in uno stato di diritto. Purtroppo ora non più è diventato una giungla dove chiunque si sente in diritto di calpestare ogni regola, non si rispettano la costituzione, l’individualitá, la libertá dell’ essere umano i diritti fondamentali….È un onore aver incontrato Lei avvocato sui social, perché mi ha dato una speranza:non tutto il mondo è sporco, ci sono ancora persone rette,pulite, amanti della giustizia. Grazie Maddalena

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  4. Condivido pienamente la sua lucida riflessione, e, in me, troverà
    sempre un convinto sostenitore, inviterò chiunque conosco ad aderire alle attività, nonostante intorno a me ho un deserto. La maggioranza dei miei famigliari, amici, vicini sono completamente ipnotizzati e distanti dalla comprensione di quanto sia importante lottare per i nostri diritti inviolabili ma io farò tutto quello che è nelle mie forze per cambiare le cose.

    Matteo

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  5. Trovo inaccettabile che sia stato stravolto così facilmente il sistema della gerarchia delle fonti ma ancora più inaccettabile, che la magistratura non agisca autonomamente per la tutela dei diritti dei cittadini. Si ha la percezione di vivere in una società in cui tutti hanno paura di prendere una posizione e di esporsi in prima persona, soprattutto coloro che sono investiti di poteri e competenze di cui i comuni cittadini non sono provvisti, ammiro persone coraggiose come lei e ripongo molta fiducia nel suo lavoro e nel lavoro di chiunque come lei, si batta per il rispetto dei diritti umani, perciò sono pronta ad appoggiare qualsiasi iniziativa finalizzata a ripristinare le libertà di siamo stati così violentemente e illegittimamente, privati.

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