La tragica ed estemporanea marcia della Wagner verso Mosca appare, a chi guardi agli avvenimenti con fantasia, come una vera partita a scacchi su multiverso.
Per il mondo dell’Occidente ha comunque significato un segno di crisi del presunto avversario.
L’Europa ormai priva di qualunque spessore analitico o politico, festeggiando non si sa bene cosa, pensava di aver risolto il problema della sua insignificanza militare al cospetto di una presunta sconfitta della Russia.
Per la dirigenza Russa il caso Wagner è stato un test a cui sottoporre le forze armate in caso di escalation: cosa può fare e dove può arrivare una forza super addestrata in guerra che agisce senza remore contro un esercito limitaneo.
La prova ha avuto successo e il premio che il Presidente ha riservato ai temerari è Kiev.
Già perchè Kiev?
Perchè da molti mesi la Wagner ed il suo capo hanno detto di poter prendere Kiev ma di non poterlo fare perchè il Ministero Russo sarebbe esitante e bloccherebbe le operazioni.
Per il mondo del Presidente la prova di Wagner ha dimostrato l’efficienza necessaria di questo corpo militare super addestrato e, quindi, ha prodotto il lasciapassare per chiudere la partita a Kiev: non sarà la Russia a sconfiggere l’avversario ma la Wagner.
La Wagner è ora messa fuori legge dai Russi ciò impedirà qualsiasi rappresaglia nei confronti della Russia non essendone la stessa più il mandante e la debole Bielorussia ha offerto i suoi buoni uffici a fin di bene ma non sarà certo in grado di fermare chi ha mostrato di avere i mezzi per affondare il coltello nella grande Russia.
Dunque, nel mio sogno strategico militare, altro mondo del multiverso in gioco, io vedo uno scacco al Re fatto dal Presidente Russo agli avversari: ora Wagner è molto più vicina a suonarle a Kiev che a Mosca. Basta vedere dov’è ora sulla cartina.




