Chiunque legga i giornali on line o quelli cartacei della più varia estrazione politica non può che notare la pornografica e voluttuosa esposizione di armi, missili, aerei militari, materiale bellico di vario tipo.
La propaganda guerrafondaia assume i contorni grotteschi di una pubblicità di generi d’uso comune, dove si magnificano i pregi di ciascun armamento in termini di gittata o numero di persone che può colpire o entità delle distruzioni che è idoneo a causare.
La morte che questa pornograficità esprime voluttuosamente sui mass media è la prova della perdita di totale contatto con la realtà, non solo delle classi dirigenti europee ma degli stessi presunti intellettuali che le fiancheggiano, ampiamente foraggiati da istituzioni europee e nazionali che hanno perso qualsiasi ritegno nel violare la dignità della persona umana, prospettandola come bersaglio di tali manufatti.
Questi strumenti sarebbero idonei a difendere chissà quale superstite da non si sa bene quale incombente minaccia presunta ed inesistente: che sia il terrorismo o la Russia o la Cina o l’Islam o gli immigrati o l’alibi della onnipresente “sicurezza” coperchio buono per tutte le violazioni dei diritti sanciti dalle leggi fondamentali da parte di Europa e Stati connessi, c’è sempre qualcosa da difendere con le armi.
La società assiste attonita ed incapace di reagire efficacemente a questa violenza brutale che indica la possibilità di una guerra devastante imminente come una scampagnata da pick nick nei campi e il riarmo come la soluzione.
Ogni giorno vengono magnificate le imprese dei paesi che bombardano senza pietà civili, da una parte e dall’altra, infischiandosene altamente delle stesse decisioni ed ordini delle Corti penali internazionali e dell’ONU che dovrebbero garantire il rispetto delle norme di guerra che impediscono di bombardare deliberatamente giornalisti e civili.
Si è giunti al paradosso di vedere paesi che impongono sanzioni alla Corte penale internazionale perché non rispetta i loro assurdi doppi standard, dove gli stupratori, se occidentali sono buoni e se orientali cattivi: prassi criminale invalsa da decenni in tutto l’Occidente e non certo solo di questa ultima presidenza imperiale (vedasi Afghanistan, Iraq, Somalia, Libia, Yugoslavia, Congo, Palestina, Yemen, Siria, Grecia, Cipro, Donbass e Ucraina).
Le immagini dettagliate di deportazioni di massa di centinaia di immigrati cd. Clandestini, mostrati e tenuti in condizioni brutali, aprono le notizie principali, seguite da quelle che magnificano l’opera killer di droni guidati dall’intelligenza artificiale, tutte scorrono liberamente sul web, sui giornali, sulle televisioni, con una totale mancanza di umanità.
Si mostrano senza rispetto corpi smembrati dai prodotti che le istituzioni europee hanno deciso di produrre al posto del welfare, delle auto, degli elettrodomestici, delle medicine o dei pannolini: dopo la sperimentazione di medicinali senza consenso informato, ecco che siamo alla sperimentazione delle armi e della loro efficacia senza ritegno sulle popolazioni da parte proprio delle istituzioni che dovrebbero impedirlo.
La persona umana sembra impotente ad impedire questo consumo pornografico che la priva della sua dignità.
Dunque, quello che rimane è la resistenza individuale a questa esibizione assurda della violenza ed il rifiuto della richiesta di barattare la dignità umana con i soldi promessi dalle istituzioni europee e da presidenti disumani, per sgraffignare i risparmi residui delle popolazioni, dietro interessi maggiori riconosciuti a chi vorrà finanziare le armi.
Ma i patti con il Diavolo si sa portano all’Inferno dove questi politici bruceranno tutti insieme ai loro finanziatori consapevoli e non, collaborazionisti e fruitori di questa pornografia.




