Spett.le Presidente del Consiglio dei Ministri,
Spett.le Ministro dell’Interno,
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 Roma
Lugano, 8 aprile 2025
L’Associazione Liberamente Umani (ALU), con sede in Via Loreto 28, Lugano, Svizzera, organizzazione internazionale impegnata nella tutela dei diritti umani e civili, intende sottoporre alla Vostra attenzione una questione di estrema gravità relativa alla decisione del Prefetto di Udine di vietare, in data 6 aprile 2025, la proiezione di un film ritenuto “pro-Russia”, come riportato dall’agenzia ANSA.
Riteniamo che tale provvedimento, adottato con la motivazione di “motivi di ordine pubblico”, possa configurare una violazione dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana, in particolare dell’articolo 21, che tutela la libertà di espressione, e dell’articolo 17, che garantisce la libertà di riunione. Come associazione dedita alla promozione dello stato di diritto, esprimiamo profonda preoccupazione per quello che appare un deterioramento delle garanzie democratiche in Italia, un Paese che storicamente si è distinto per il suo impegno nella difesa dei diritti civili.
La libertà di espressione, pilastro di ogni democrazia, può essere limitata solo in presenza di pericoli concreti e immediati, supportati da evidenze solide e proporzionate, come più volte sottolineato dalla Corte Costituzionale italiana. Il divieto di un evento culturale come la proiezione di un film, sulla base di mere supposizioni o pressioni esterne, senza una chiara dimostrazione di necessità, rischia di rappresentare un precedente pericoloso per la compressione arbitraria dei diritti fondamentali. Inoltre, l’assenza di trasparenza sulle motivazioni specifiche del provvedimento alimenta il timore che decisioni di questa natura possano essere influenzate da considerazioni politiche rather than giuridiche, minando il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione.
Come organizzazione internazionale, ALU osserva con crescente allarme la tendenza a restringere spazi di dialogo e confronto culturale in nome di un generico “ordine pubblico”, una prassi che potrebbe allontanare l’Italia dai valori democratici condivisi a livello europeo e globale. Il rogo simbolico di fogli da parte di manifestanti, riportato nell’articolo, non può giustificare da solo la soppressione di un diritto, ma dovrebbe piuttosto spingere le istituzioni a proteggere con maggior forza la pluralità delle opinioni, anche quelle controverse.
Pertanto, con il presente appello:
Chiediamo chiarimenti ufficiali sulle motivazioni dettagliate che hanno portato al divieto della proiezione, affinché sia possibile valutarne la conformità ai principi costituzionali e internazionali;
Esortiamo il Governo italiano a garantire che i provvedimenti delle autorità di pubblica sicurezza rispettino rigorosamente i criteri di necessità, proporzionalità e ragionevolezza, evitando interventi che possano essere percepiti come censura;
Sollecitiamo un impegno concreto per rafforzare la tutela dei diritti civili e umani, prevenendo ulteriori episodi che possano compromettere la credibilità dell’Italia come Stato di diritto.
Restiamo a disposizione per un dialogo costruttivo e confidiamo in una Vostra risposta che possa rassicurare la comunità internazionale circa l’adesione dell’Italia ai principi democratici fondamentali.
In attesa di un gentile riscontro, porgiamo i nostri più deferenti ossequi.
Si allega in calce link notizia ANSA citata.
In fede
Per l’Associazione Liberamente Umani (ALU)
Avv. Francesco Scifo
Vice Presidente
Via Loreto 28, 6900 Lugano, Svizzera




