Politiche repressive delle idee nell’Italia postfascista.

Le vicende di Doddore Meloni e Bobby Sands, due figure simbolo di lotte indipendentiste rispettivamente in Sardegna e in Irlanda, offrono uno spunto per analizzare le differenze culturali, storiche e politiche tra i popoli sardo e irlandese, specialmente in relazione alla gestione carceraria e alla memoria collettiva di personaggi controversi.

Entrambi sono morti in carcere a seguito di scioperi della fame, ma il trattamento ricevuto e la loro celebrazione postuma riflettono contesti sociali e atteggiamenti profondamente diversi. La Sardegna e l’Irlanda condividono alcune affinità culturali, come evidenziato da studi che sottolineano somiglianze linguistiche, archeologiche e folkloristiche, come il ballo tondo, i muretti separatori e il simbolismo del numero tre. Tuttavia, le loro storie politiche divergono significativamente. L’Irlanda ha una lunga tradizione di resistenza contro il dominio britannico, culminata in un movimento indipendentista strutturato e riconosciuto a livello internazionale, con figure come Bobby Sands che sono diventate icone globali. La Sardegna, invece, ha vissuto una storia di marginalizzazione all’interno dello Stato italiano, con un movimento indipendentista frammentato e meno visibile, di cui Doddore Meloni è stato un esponente radicale ma meno celebrato (https://vivirlanda.it/sardi-e-irlandesi-fratelli-di-sangue/).

Gestione carceraria: punizione contro riabilitazione.

La gestione carceraria evidenzia una netta differenza tra i due contesti. In Irlanda del Nord, durante il periodo dei Troubles, i prigionieri politici come Bobby Sands, membro dell’IRA, furono sottoposti a dure condizioni detentive, con abusi e torture documentati, soprattutto nelle carceri come Long Kesh (Maze Prison). Tuttavia, il sistema britannico, pur repressivo, riconosceva implicitamente lo status politico dei prigionieri, anche se negava loro formalmente il trattamento speciale richiesto. Sands, morto nel 1981 dopo 66 giorni di sciopero della fame, divenne un simbolo della lotta per i diritti dei prigionieri e dell’indipendentismo irlandese, grazie alla risonanza internazionale del suo sacrificio (https://www.riccardomichelucci.it/diritti/nelle-carceri-irlandesi-si-tortura-come-30-anni-fa/).

In Sardegna, il caso di Doddore Meloni, morto nel 2017 dopo uno sciopero della fame nel carcere di Uta, riflette un approccio carcerario italiano più burocratico e indifferente. Meloni, accusato di reati fiscali e in precedenza di cospirazione separatista, non ottenne il riconoscimento di prigioniero politico, nonostante si autoproclamasse tale. La sua richiesta di arresti domiciliari, motivata da gravi condizioni di salute, fu respinta, e la sua morte passò in gran parte sotto silenzio, senza un’inchiesta significativa sulle responsabilità. Questo evidenzia un sistema penale italiano che, come descritto per il carcere di La Santé in Francia, tende a concentrarsi sulla punizione piuttosto che sulla riabilitazione, con tassi di recidiva elevati e condizioni di sovraffollamento. Al contrario, l’Irlanda del Nord, pur con le sue criticità, ha visto una maggiore attenzione internazionale alle condizioni dei detenuti politici, anche grazie alla pressione di movimenti come l’IRA https://www.serenissima.news/il-caso-doddore-meloni-in-italia-gli-indipendentisti-possono-morire-chissenefrega/

https://politicamag.it/carcere-e-recidiva-i-modelli-europei/

Celebrazione delle figure storiche.

La memoria di Bobby Sands è stata ampiamente celebrata in Irlanda e oltre. La sua morte ha galvanizzato il movimento repubblicano, trasformandolo in un martire e un simbolo di resistenza. Murales, canzoni e commemorazioni annuali continuano a onorarlo, specialmente nelle comunità cattoliche dell’Irlanda del Nord. La sua lotta è stata inserita in un contesto più ampio di resistenza nazionale, sostenuto da una narrazione collettiva che valorizza il sacrificio per la causa (https://generazionemagazine.it/due-irlande-cattolici-e-protestanti-unionisti/).

Doddore Meloni, invece, non ha ricevuto un’analoga celebrazione in Sardegna. Sebbene alcuni lo considerino un “martire dell’indipendentismo”, la sua figura rimane controversa e poco conosciuta al di fuori di cerchie ristrette. La società sarda, meno incline a una narrazione unificata di resistenza rispetto a quella irlandese, non ha sviluppato un culto paragonabile a quello di Sands. Questo può essere attribuito alla frammentazione del movimento indipendentista sardo, alla repressione statale e a una minore risonanza mediatica. La stampa italiana ha largamente ignorato la morte di Meloni, mentre in Irlanda la vicenda di Sands ha ricevuto copertura globale, amplificando il suo status iconico.

In conclusione, le differenze tra Sardi e Irlandesi nella gestione carceraria e nella celebrazione di figure come Doddore Meloni e Bobby Sands riflettono contesti storici e culturali distinti. L’Irlanda, con una tradizione di lotta indipendentista più radicata e visibile, ha trasformato Sands in un simbolo universale, mentre in Sardegna la memoria di Meloni rimane confinata a un movimento di nicchia. Sul piano carcerario, il sistema italiano si mostra più rigido e indifferente rispetto a quello britannico, che, pur repressivo, ha dovuto confrontarsi con una pressione politica e internazionale più intensa. Queste differenze sottolineano come la memoria collettiva e le politiche penitenziarie siano profondamente influenzate dalle narrazioni nazionali e dal grado di coesione di un movimento politico.

articolo scritto con ausilio di AI Grok.

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