Assalto al cuore

La storia ci insegna che la strada per l’Inferno è lastricata di buoni propositi: lo abbiamo visto con tutta la gestione pandemica da parte degli Stati e degli organismi internazionali che ha prodotto la più grande violazione della dignità umana di tutti i tempi, non solo legalizzando ma, addirittura, imponendo l’obbligo di sottoporre la popolazione, per lo più impaurita ed ignara o disinteressata, alla sperimentazione di farmaci non testati; tutto ciò non solo senza dirglielo espressamente ma inducendola dolosamente a credere il contrario.

Questa liberalizzazione del male, ratificata dai più e da molte corti di cosiddetta giustizia, ha prodotto divisione sociale e la sfiducia diffusa e generalizzata in tutti gli organi dello Stato ma pure verso i privati.

Nessun settore pubblico o privato è stato risparmiato dall’ondata di scetticismo e paura generata dalla gestione scellerata di denaro, potere, illusioni, speranze: andrà tutto bene!

Questo era il motto che leggevamo nei balconi non molto tempo fa anche se sembra passato un secolo.

Ed invece la completa eliminazione scientifica di ogni remora morale o regola etica ha colpito il cuore delle persone rendendole del tutto impermeabili alla realtà.

E’ così che intere popolazioni hanno creato una vera e propria sequela di mondi virtuali, vie di uscita psicologiche da una realtà rivelatasi totalmente estranea a quelli che erano i valori naturali della tradizione.

Il processo di alienazione ha inciso non solo sui rapporti sociali ma anche su quelli familiari, amicali, sulla fede religiosa o sulla idea stessa del significato dell’esistenza di ciascuno.

C’è da chiedersi quale forza disumana abbia potuto indurre questo caos generalizzato che ha sigillato i cuori e colpito le menti.

Le conseguenze di questa perdita di contatto con la realtà sono devastanti perché non solo hanno generato una insoddisfazione individuale complessa ma un vero e proprio cortocircuito sociale, una sorta di autodistruzione condivisa che espande universalmente i suoi effetti con una radicalizzazione estrema delle tendenze.

E parliamo di tutte le tendenze, sembrerebbe una esplosione di manicheismo diffuso dove tutto improvvisamente è diventato irrimediabilmente solo nero o bianco, con una contrazione spasmodica di ogni moderazione.

Tutto il creato appare così un sistema di tifoserie dove non esiste alcun valore per quello che si fa o si propone ma solo una scelta di campo priva di contenuti.

Ciò ha portato alla soppressione condivisa dal circuito mentale di ogni pensiero logico: basta pensare a cosa può produrre nel mondo reale una parola come “cancellazione della cultura” o l’idea stessa di divinizzare l’energia elettrica a scapito delle altre forme di produzione.

La stessa cultura ecologica, resa priva dei fondamenti logici, diventa l’espressione gnostica e demoniaca di una distruzione globale dell’esistente a favore di una costruzione del tutto illogica, prima che irrealizzabile.

L’idea di sostituire le macchine a scoppio con quelle elettriche, senza minimamente valutare l’impatto effettivo della tecnologia proposta sull’ambiente, sull’economia e sull’uomo, esprime bene questa dissonanza cognitiva globale: cobalto, nichel, litio necessari per le batterie sono minerali estratti esattamente come il petrolio, la cui estrazione devasta l’ambiente in modo peggiore dell’idrocarburo ma molto più difficilmente smaltibili dopo l’uso; le fonti energetiche per muovere le flotte elettriche auspicate nessuno dice come dovrebbero essere prodotte senza gas o idrocarburi ma si fantasticano fantomatiche energie rinnovabili ancora da scoprire, senza mai spiegare come dovrebbero essere prodotte o distribuite.

Eolico, solare, elettrico, geotermico, idroelettrico e via di seguito tutte queste fonti sarebbero migliori di quelle esistenti in un quadro sempre più divisivo di tifoserie che, senza pensare minimamente alla realtà, che per ognuna di queste propone vantaggi e svantaggi come è ovvio per tutte le cose, propongono la distruzione o direttamente distruggono l’esistente senza creare niente di logicamente e veramente alternativo.

Con una irrazionalità per bande, senza alcuna valida progettualità, il risultato è l’aumento massivo dell’impatto ecologico globale quale risultato dell’ecologicamente corretto.

In questa estrema regressione sociale la stessa guerra, la malattia, la carestia, la morte non sono solo fenomeni apocalittici ma l’effetto diretto dell’attacco globale al cuore dell’uomo che ne ha pietrificato l’essenza.

Sostieni l’operato di ALU con una donazione:

Intestatario: Associazione Libera-mente Umani

Iban: CH130024624613078601E
BIC: UBSWCHZH80A

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...